MY PHOTOS | In compagnia della mia nikon D5000

mercoledì 26 novembre 2014

Mettiamo il caso che ascoltando il consiglio del fotografo io passassi qualche ora all'aria aperta con la mia carissima Nikon.

E mettiamo anche il caso che io sottoponessi il tutto all'occhio SUPER CRITICO del fotografo stesso.

Vi lascio qualche scatto super approvato per composizione ed esposizione.
Le altre... magari le rifaccio :-)


Che ve ne pare?









PILLOLE DI ILLUSTRATOR| Cosa sono i tracciati e cos'è possibile creare

martedì 25 novembre 2014

Dovete sapere che...si ritengono tracciati tutte le linee o forme che si creano con Adobe Illustrator (ovvero AI) e su essi si può intervenire con i vari strumenti a nostra disposizione.
La cosa "spettacolare" è che si può intervenire nella forma, creando DAVVERO qualsiasi cosa.

La prima cosa da imparare ad utilizzare è la finestra ELABORAZIONE TRACCIATI (che trovate sul menu in alto Finestra > Elaborazione Tracciati). 
Vi ritroverete sullo schermo questa piccola finestra (che vedete a fianco) con dei piccoli disegnini/pulsanti che vi fanno giá capire la loro funzione (se tenete per qualche secondo il mouse sopra ad uno di essi, senza cliccare, uscirà il nome dell'azione).

Ovviamente queste azioni funzionano solo se andrete a selezionare 2 o più tracciati!!!!

Ecco dei semplicissimi esempi:
Prendete due forme qualsiasi e mettetene una sopra l'altra.
Selezionatele entrambe e cliccate su uno dei 4 pulsanti dei Metodi forma
unifica, con il quale le due forme si uniscono in una sola 
sotto meno sopra, con il quale al rettangolo sotto si toglie il cerchio e la parte con cui si interseca 
interseca, con il quale rimane la parte in cui le due forme si sovrappongono
escludi, rimane tutto tranne la parte in cui le due forme si sovrappongono
Con la stessa finestra si posso fare altre elaborazioni sui tracciati, proprio come vedete nell'immagine sottostante.
Questa volta ho preso tre forme uguali, ma potete usare tutte quelle che volete...
Anche qui le posizionate una sopra l'altra, altrimenti l'elaborazione tracciati non funziona e una volta elaborati i tracciati RICORDATE che vanno separati per poter dare colori diversi (tenendo selezionato il tracciato creato, tasto destro del mouse > separa oppure menu in alto oggeto>separa).
I pulsanti che troviamo sotto Elaborazione tracciati sono:
scomponi, con cui ogni singola parte, comprese le intersezioni vengono divise le une dalle altre ed è possibile dare un colore diverso di riempimento.
togli, con cui vengono eliminate tutte le parti intersecate
combina, con cui si uniscono tutti i tracciati
ritaglia, con cui al tracciato in primo piano vengono tolti gli altri due
contorni, con cui rimangono tutti i tracciati, ma separati ed è possibile dare un colore traccia diverso (attenzione che i tracciati sono aperti)
sopra meno sotto, con cui al tracciato in primo piano vengo tolti quelli sotto.




E ora sbizzarritevi!
Si possono davvero fare un'infinità di cose con questo programma.

A presto!

FOTOGRAFO MI AIUTI?! | Come intervenire sull'esposizione di una foto

martedì 18 novembre 2014

Qualche giorno fa, travolta da una sfacciataggine che non mi appartiene, ho chiesto (proprio fuori dai denti) al fotografo... MI INSEGNA A FOTOGRAFARE???
La risposta? Indovinate??????
La risposta è stata: prova, prova, prova e riprova ancora.
Esci, vai in giro, trovati un qualcosa che ti "attiri" o che ti piaccia e scatta.
Prova inquadrature diverse, luci diverse, un soggetto diverso...

E così ho fatto!
Ho approfittato di qualche oretta libera nel weekend e ho fatto due passi immersa nella natura.

Ho scattato in modalità M ovvero Manuale, ovvero dovevo impostare tuuuuttoooooo ioooooo, ovvero... che ansia! :-)
A parte gli scherzi, non sono ancora sicurissima quando imposto ISO, apertura del diaframma e tempo di esposizione, quindi l'unico modo è ancora una volta PROVARE.

Esempio di SOVRAESPOSIZIONE
Esempio di SOTTOESPOSIZIONE
























E proprio di ISO, apertura di diaframma e tempo di scatto vorrei parlarvi oggi, tre fattori strettamente legati tra loro che caratterizzano il triangolo dell'esposizione di una foto, cioè la quantità di luce che raggiunge il sensore al momento dello scatto.
Per capirci: una foto esposta correttamente, a meno che l'effetto sia voluto, NON sarà né slavata/sovraesposta (cioè saranno presenti delle zone chiare, dove mancano dei dettagli, che è impossibile recuperare), né buia/sottoesposta (cioè saranno presenti delle zone scure, dove sarà difficile recuperare i dettagli).

Per andare sul sicuro, potremmo benissimo affidarci all'esposizione automatica, ma vi è mai capitato che le foto non vengano come vorremmo e vengono come i due esempi sopra?
Ecco un motivo valido per imparare a settare questi tre fattori da noi!

Vi spiego cosa sono e a cosa servono, anche se per capirlo bene ci vorrà del tempo e tante prove.
Io ci sto mettendo un po' per imparare tutto questo, ma magari io sono un caso a parte :-)

Gli ISO indicano la sensibilità alla luce del sensore, in parole semplici servono per fare foto dove è più buio, senza avere foto sfuocate, e si possono modificare manualmente (nella mia quando li scelgo c'è anche una foto per capire il genere di foto che potrei fare, ma diciamo che non sempre ci azzecca ^_^)
Per modificarli si tiene conto della luce presente al momento dello scatto, solitamente si impostano in questo modo:
100 = giornata di sole 
400 = molto nuvoloso 
800 = dentro casa a mezzogiorno 
1600 = teatro 
Più luce c'è e meno iso servono, mentre meno luce c'è, più iso servono.
ATTENZIONEalzando gli iso aumenta anche il disturbo nelle immagini, ovvero quell'effetto grana che si nota soprattutto nei colori scuri.

Una volta impostati gli ISO, l'apertura del diaframma e il tempo di esposizione dipendono l'uno dall'altro.
L'apertura, indica la dimensione dell’apertura del diaframma al momento dello scatto (più luce vorremo fare entrare e più grande dovrà essere l'apertura). Essa viene indicata da una f seguita da un numero. Tenete conto che più il numero è alto, più il diaframma si chiude. 
L'apertura del diaframma serve per definire la profondità di campo: più il diaframma è chiuso, più c'è profondità di campo (in poche parole c'è più campo messo a fuoco), se invece il diaframma è aperto, e mettete a fuoco con i punti di messa a fuoco, il resto della foto sarà sfuocato.
 Il tempo di esposizione, invece indica l’intervallo di tempo durante il quale l’otturatore rimane aperto (più lungo è il tempo, più luce entra).

Bè...non ho raccontato nulla di nuovo, ma ho cercato di farlo con parole più spicce in modo che anche gli "imbranati" come me capiscano.

A presto! 

PILLOLE DI ILLUSTRATOR

giovedì 6 novembre 2014

Vettoriale o raster? Ecco la differenza

Inizia così un'altra rubrica di questo blog.
Una rubrica in cui spiegherò come realizzare semplici cose con questo programma che per grafici come me è utilissimo, ideale per realizzare grafiche vettoriali, loghi e illustrazioni.

La prima cosa da imparare, ancora prima di iniziare è che cos'è un'immagine VETTORIALE.
U'immagine vettoriale è definita tale perché composta da vettori e la cosa SUPER è che ingrandendola non si sgrana, al contrario delle immagini RASTER che essendo composte da pixel (ovvero da quadratini di colore), una volta ingrandite si sgranano.
Ecco un esempio dello stesso file ingrandito per farvi capire più facilmente. 
A sinistra si ha l'ingrandimento di un'immagine vettoriale e si nota quanto sia perfetta, infatti si può ingrandire o rimpicciolire quanto si vuole e il risultato è sempre ottimo, mentre nel caso di destra, si ha l'ingrandimento dell'immagine raster, e il risultato è peggiore, si sgrana.
Dovete sapere – e questo non è chiaro a tutti – che anche un pdf se creato con un programma vettoriale può essere VETTORIALE!
Per diventare vettoriale però non basta salvare un file con l'estensione .ai, .eps o .pdf, ma dev'essere composto da forme o scritte e non sono assolutamente vettoriali i file salvati in .jpg, .png, .tiff.

Termino qui la pillolina di oggi.
Sono stata breve, ma spero di essere stata chiara e utile a chiunque voglia iniziare a sperimentare con questo fantastico programma.

E se avete qualche dubbio o qualche domanda su questo programma, chiedete pure! Sono qui apposta. ^_^

FOTOGRAFO MI AIUTI?! | La luce, questa sconosciuta

lunedì 3 novembre 2014

Quando si inizia a fotografare, la prima cosa che si dovrebbe conoscere è la LUCE, un elemento fondamentale per la buona riuscita delle foto.
Tre sono le caratteristiche del quale tener conto perché i nostri scatti siano eseguiti al meglio:
Colore
La percezione che si ha della luce del sole è che sia bianca, ovvero l'insieme di tutti i colori.
Una luce può essere definita calda o fredda a seconda della propria tonalità: calda (come quella del sole e di alcune lampade) tende al giallo/rosso, mentre una luce fredda (come le lampade allo xeno) tende al bianco/azzurro. 
Dovete sapere che mentre il nostro occhio e cervello si adeguano molto facilmente, con la reflex ci dovremmo pensare noi, intervenendo sul bilanciamento del bianco.
Io a questo proposito scatto con il bilanciamento automatico (AWB = auto white Balance) e intervengo, se è il caso, in post produzione.
(ESEMPIO NEGATIVO: Mi è capitato di vedere foto di esterni blu, perché chi aveva fatto le foto all'interno di un edificio dove c'erano luci al neon aveva toccato il bilanciamento del bianco, dimenticandosi poi di risistemarlo).
Dimensione
Gli effetti che una fonte di luce può dare ai soggetti fotografati cambiano a seconda della dimensione della stessa e dalla vicinanza al soggetto.
Più grande è la fonte luminosa, più le ombre saranno sfumate.
Più piccola è la fonte luminosa, più le ombre saranno marcate, scure.
Direzione
Nel momento in cui si vuole fotografare, dovremmo essere in grado di definire da dove arrivi la luce rispetto al soggetto.
Frontale: quando la fonte luminosa si trova davanti al soggetto (praticamente da dove stiamo fotografando noi). Penso sia la posizione peggiore perché non dà profondità alla foto e il risultato è un soggetto piatto, perché privo o quasi di ombre.
Posteriore: quando la fonte si trova dietro il soggetto (quindi come se fossimo su una linea retta, noi ad un'estremità, al centro il soggetto e all'estremità opposta la luce).
Laterale: quando la fonte luminosa si trova a qualsiasi angolazione rispetto il soggetto (escluse le posizioni precedenti).
N.B. Quando il punto luce si trova ad un'angolazione di 90° rispetto a fotografo e soggetto, le ombre diventano molto lunghe ed è un modo per conferire drammaticità alla foto.
Secondo me è la migliore, la luce da un effetto di tridimensionalità, si creano più ombre sul soggetto.

LUCE NATURALE O LUCE ARTIFICIALE?
Scattare con luce naturale o con luce artificiale ha in entrambi i casi i suoi pro e i suoi contro.
Eccovi uno schemino per farvi un'idea.


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Riflettori,  flash e lampade (foto recuperate su internet)
Io per il momento fotografo utilizzando la luce naturale, o comunque cerco di arrangiarmi con la luce presente sul luogo degli scatti, senza l'uso di luci artificiali aggiuntive (anche perché non dispongo né di riflettori, né di flash "seri"). 
Un modo per imparare e capire come usare ISO, apertura diaframma e tempo di scatto.
Inutile dirvi che all'inizio non riuscivo e risultati non mi soddisfacevano, ma piano piano e con taaaanta pazienza posso assicurare che i risultati sono arrivati e arrivano tutt'ora, perché non fotografo ancora con molta sicurezza anzi, faccio ancora diverse prove prima di riuscire a realizzare lo scatto giusto.

UN CONSIGLIO: Se non sapete come impostare i parametri giusti, per iniziare provate a scattare una foto in modalità AUTO e guardate i parametri della foto scattata. Poi provate in modalità MANUALE ad impostate gli stessi parametri. Ci riuscite?


Per oggi ho finito, mi sono dilungata un po', ma spero di esservi stata utile in qualche modo.
A presto! ^_^