FOTOGRAFO MI AIUTI?! | Come intervenire sull'esposizione di una foto

martedì 18 novembre 2014

Qualche giorno fa, travolta da una sfacciataggine che non mi appartiene, ho chiesto (proprio fuori dai denti) al fotografo... MI INSEGNA A FOTOGRAFARE???
La risposta? Indovinate??????
La risposta è stata: prova, prova, prova e riprova ancora.
Esci, vai in giro, trovati un qualcosa che ti "attiri" o che ti piaccia e scatta.
Prova inquadrature diverse, luci diverse, un soggetto diverso...

E così ho fatto!
Ho approfittato di qualche oretta libera nel weekend e ho fatto due passi immersa nella natura.

Ho scattato in modalità M ovvero Manuale, ovvero dovevo impostare tuuuuttoooooo ioooooo, ovvero... che ansia! :-)
A parte gli scherzi, non sono ancora sicurissima quando imposto ISO, apertura del diaframma e tempo di esposizione, quindi l'unico modo è ancora una volta PROVARE.

Esempio di SOVRAESPOSIZIONE
Esempio di SOTTOESPOSIZIONE
























E proprio di ISO, apertura di diaframma e tempo di scatto vorrei parlarvi oggi, tre fattori strettamente legati tra loro che caratterizzano il triangolo dell'esposizione di una foto, cioè la quantità di luce che raggiunge il sensore al momento dello scatto.
Per capirci: una foto esposta correttamente, a meno che l'effetto sia voluto, NON sarà né slavata/sovraesposta (cioè saranno presenti delle zone chiare, dove mancano dei dettagli, che è impossibile recuperare), né buia/sottoesposta (cioè saranno presenti delle zone scure, dove sarà difficile recuperare i dettagli).

Per andare sul sicuro, potremmo benissimo affidarci all'esposizione automatica, ma vi è mai capitato che le foto non vengano come vorremmo e vengono come i due esempi sopra?
Ecco un motivo valido per imparare a settare questi tre fattori da noi!

Vi spiego cosa sono e a cosa servono, anche se per capirlo bene ci vorrà del tempo e tante prove.
Io ci sto mettendo un po' per imparare tutto questo, ma magari io sono un caso a parte :-)

Gli ISO indicano la sensibilità alla luce del sensore, in parole semplici servono per fare foto dove è più buio, senza avere foto sfuocate, e si possono modificare manualmente (nella mia quando li scelgo c'è anche una foto per capire il genere di foto che potrei fare, ma diciamo che non sempre ci azzecca ^_^)
Per modificarli si tiene conto della luce presente al momento dello scatto, solitamente si impostano in questo modo:
100 = giornata di sole 
400 = molto nuvoloso 
800 = dentro casa a mezzogiorno 
1600 = teatro 
Più luce c'è e meno iso servono, mentre meno luce c'è, più iso servono.
ATTENZIONEalzando gli iso aumenta anche il disturbo nelle immagini, ovvero quell'effetto grana che si nota soprattutto nei colori scuri.

Una volta impostati gli ISO, l'apertura del diaframma e il tempo di esposizione dipendono l'uno dall'altro.
L'apertura, indica la dimensione dell’apertura del diaframma al momento dello scatto (più luce vorremo fare entrare e più grande dovrà essere l'apertura). Essa viene indicata da una f seguita da un numero. Tenete conto che più il numero è alto, più il diaframma si chiude. 
L'apertura del diaframma serve per definire la profondità di campo: più il diaframma è chiuso, più c'è profondità di campo (in poche parole c'è più campo messo a fuoco), se invece il diaframma è aperto, e mettete a fuoco con i punti di messa a fuoco, il resto della foto sarà sfuocato.
 Il tempo di esposizione, invece indica l’intervallo di tempo durante il quale l’otturatore rimane aperto (più lungo è il tempo, più luce entra).

Bè...non ho raccontato nulla di nuovo, ma ho cercato di farlo con parole più spicce in modo che anche gli "imbranati" come me capiscano.

A presto! 

Nessun commento:

Posta un commento